Benvenuto Settembre, sei da sempre un mese molto controverso, croce e delizia e Capodanno delle nuove ripartenze: buoni propositi, progetti e soprattutto harvest time! Lasciata l'estate alle spalle, ci sentiamo tutti ricaricati e pronti per affrontare un nuovo anno. Sì, ma con la giusta motivazione! E visto che è sempre difficile lasciar andare l'estate, vi consigliamo tre vini perfetti per ripartire: da bere al tramonto, durante grigliate di fine estate o in casa con gli amici, magari mentre fuori piove.
Dogajolo Toscano Bianco Igt, un ultimo tramonto prima di ripartire
L'arrivederci all'estate non può che essere una celebrazione e quindi meglio se al tramonto sorseggiando un calice di Dogajolo Bianco Igt, un blend di chardonnay, grechetto e sauvignon blanc fresco e vivace. Giallo paglierino con riflessi verdognoli, al naso risulta essere piacevolmente fruttato, ma senza mai appesantire le note volutamente delicate. Di buon corpo e perfetto come aperitivo ma anche con insalate di pasta, farro e piatti della cucina mediterranea.
Poggio Sant'Enrico Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. 2012, la grigliata si fa solo in compagnia!
Se c'è un vino perfetto per le grigliate di fine estate, questo è proprio il Poggio Sant'Enrico, un Vino Nobile di Montepulciano DOCG eccezionale, un gioiello prodotto in sole 12000 bottiglie. Il primo 100% prugnolo gentile prodotto nel territorio di Montepulciano già dal 1998. Rosso rubino con riflessi violacei, al naso ha sentori marcati di frutti di bosco, note di chiodi di garofano e sfumature di vaniglia e noce. Complesso e persistente, si abbina appunto con grandi arrosti, carni alla brace, in particolare la bistecca fiorentina.
Brunello di Montalcino Docg, un grande classico anche in versione meditazione.
Si sa, il Brunello di Montalcino è il Principe dei vini Toscani e il Sangiovese Grosso, l'uvaggio da cui prende vita il Re tra i vitigni a bacca rossa. In questo caso questo è un vino da utilizzare in doppia veste: grande accompagnatore di pasti importanti come arrosti, carni alla griglia, selvaggina e piatti di grande impegno, ma anche come vino da meditazione o da riflessione. Specie se si tratta di una vecchia annata. Rosso rubino intenso, con leggeri riflessi granato, al naso è fine e persistente con di vaniglia, ciliegia, lampone e liquirizia. In bocca è morbido e di grande struttura, persistente.
Che dite, basta per ripartire alla grande?!