Castagne e vino: verso il Novello e oltre

pubblicato 30-09-2022

Castagne e vino: verso il Novello e oltre

Primi giorni di ottobre: l'autunno entra nel vivo e il fresco serale è sempre più pungente. Godiamo di quel gradevole venticello che ci induce a indulgere in meravigliosi pensieri gastronomici: una tavola imbandita, una griglia dove la bistecca fiorentina cuoce a fuoco vivo, un calice di vino e gli amici a farci compagnia. Quale miglior immagine per descrivere questo meraviglioso periodo dell'anno? Dopo i giorni del vino bianco bevuto fresco, in riva al mare o sotto un pergolato di campagna, arriva il momento delle pietanze autunnali. Tra le più famose c'è lei, regina delle tavole che comincia a far capolino proprio a partire da ottobre: la castagna.

Abbinamento classico: quello col vino Novello. Per gustarne un calice dovremo però ancora attendere qualche settimana. Il Novello è, infatti, vino che potremo trovare a scaffale a partire dall'ultima decade di ottobre. Per questi giorni che ci introducono al decimo mese dell'anno abbiamo, però, qualche altro consiglio in serbo. Non vorrete certo gustare le castagne privandovi del piacere di un buon calice? Andiamo a vedere come "consolarci" in attesa dei profumi novembrini del Novello.

Castagne e Carpineto Chianti Castaldo

Nato da vitigni Sangiovese, Canaiolo e altre varietà autorizzate a bacca rossa, il Carpineto Chianti Castaldo è vino floreale, densamente fruttato, intensamente profumato. Un bouquet fresco e fragrante, cui fa da contraltare una beva scattante e piacevolissima, connotata dalla morbidezza del sorso. Vino di medio corpo la cui complessità aumenta nel corso degli anni è, al contempo, il perfetto compagno di viaggio delle castagne se bevuto giovane. La tipica pastosità della castagna, sottolineata dalla forte presenza d'amidi, dev'essere infatti bilanciata da un vino di facile beva e buona acidità, che ripulisca a dovere il palato. Il Carpineto Chianti Castaldo è il vino che fa per voi!

Zuppa castagne e ceci e Carpineto Chianti Classico

Abbinamento castagne e legumi: un altro dei simboli dell'autunno. La zuppa di castagne e ceci, in particolare, è uno dei piatti più saporosi e gustosi di questa stagione. Magari arricchito da intensi aromi di rosmarino o salvia. Un piatto semplicissimo e, allo stesso tempo, ricco nei profumi e pieno nel sapore. Cui abbinare un vino rosso di buono spessore, che equilibri perfettamente acidità e tannicità in un profluvio di intensità ed eleganza. Il Carpineto Chianti Classico è vino floreale, fruttato e, allo stesso tempo, fine ed elegante. Una delle massime espressioni del Sangiovese qui, in terra di Greve in Chianti, dove sorge la nostra tenuta nel cuore di una delle aree vitivinicole più antiche d'Italia. Il Carpineto Chianti Classico è un vino che bilancia alla perfezione la ricca portata gustativa della zuppa di castagne e ceci, lasciando un palato piacevole e pulito grazie al suo tannino vellutato e pienamente integrato. Una piccola esperienza di gusto che vorrete ripetere fino a che l'inverno non busserà alla porta.

Castagnaccio e Carpineto Farnito Vinsanto del Chianti

Farina di castagne, uvetta, pinoli e noci. Poco zucchero, niente uova e niente burro. Il Castagnaccio è un dolce povero – e al contempo gustoso – della cucina tradizionale in Centro Italia. Qui in Toscana ogni famiglia conserva, gelosamente, la sua ricetta tipica. Un simbolo delle nostre tavole che possiamo abbinare, con somma felicità delle nostre papille gustative, al Carpineto Farnito Vinsanto del Chianti. Vino importante ed elegantissimo, ottenuto dall'appassimento delle uve sugli appositi graticci. Bouquet olfattivo persistente e amplissimo, dalla frutta secca al mallo di noce; dall'albicocca alla pesca bianca. Per un sapore gradevolmente dolce e mai stucchevole, ideale per il fine pasto o come calice da meditazione. Uno dei fiori all'occhiello della nostra grande famiglia, di cui non potrete più fare a meno una volta assaggiato.

Non resta che accendere la brace, raccoglier le castagne, accomodarsi in poltrona o vicino alla tavola imbandita per godere appieno dei piaceri che solo l'autunno sa regalare.