Il 25 ottobre è una data che fa brillare gli occhi degli italiani (e di chiunque ami la pasta!) È il World Pasta Day, la giornata mondiale dedicata a sua maestà la pasta, simbolo indiscusso della nostra tavola. Quest'anno la celebrazione si fa ancora più speciale, perché accanto ai piatti della tradizione autunnale italiana mettiamo un calice di Brunello di Montalcino firmato Carpineto.
L'autunno nel piatto e nel bicchiere
Le foglie cambiano colore, l'aria si fa fresca e la voglia di piatti caldi e avvolgenti cresce sempre di più. Ed ecco che la pasta diventa protagonista assoluta, accompagnata da un vino che sa raccontare storie di terroir e passione. Il Brunello di Montalcino D.O.C.G. di Carpineto nasce in una tenuta straordinaria, arrampicata oltre i 500 metri di altitudine, un luogo dove la macchia mediterranea abbraccia i vigneti, dove il galestro e l'argilla millenaria regalano al Sangiovese Grosso una personalità unica.
Ma veniamo al dunque e parliamo di pasta. O meglio, di quattro ricette che stanno conquistando le tavole italiane in questo autunno 2025.
I pici all'aglione
Partiamo dai pici all'aglione. Un piatto che sa di casa, di domenica, di nonne che impastano a mano. I pici sono semplici: acqua e farina. Una semplicità che nasconde un'arte antica.
L'aglione della Val di Chiana è il vero protagonista di questa ricetta: un ecotipo di aglio dal bulbo gigante, con teste che raggiungono anche i 600-700 grammi e spicchi grandi come mandarini.
Coltivato da secoli nelle zone di Montepulciano, Pienza e della Valdichiana senese, l'aglione si distingue per l'assenza di alliina, la sostanza responsabile del tipico odore pungente dell'aglio comune. Il risultato è un sapore dolce, delicato, quasi burroso, che non lascia retrogusti e non compromette la digestione né l'alito.
Tradizionalmente si semina a novembre e si raccoglie tra giugno e luglio, quando le foglie iniziano a seccare. Nel sugo, gli spicchi d'aglione si sciolgono lentamente nel pomodoro, creando una crema vellutata che avvolge ogni picio. L'olio extravergine toscano completa l'opera, legando il tutto.
E qui entra in scena il Brunello: i sentori di ciliegia e lampone dialogano con la dolcezza del pomodoro e la struttura del vino bilancia la sapidità del piatto. Ogni sorso pulisce il palato, ogni boccone chiama un altro sorso. È la magia degli abbinamenti perfetti.
Le lasagne ai funghi porcini
Le lasagne ai funghi porcini con besciamella cremosa sono un piatto incredibile.
Pensateci un attimo: i porcini raccolti al mattino presto, il profumo che invade la cucina mentre rosolano nel burro, la besciamella che cola tra gli strati di pasta all'uovo ed il parmigiano che gratina in superficie formando quella crosticina dorata che tutti cercano di accaparrarsi. Sembra un sogno, vero?
Il Brunello di Carpineto si sposa magnificamente con questo piatto ricco e avvolgente. La sua acidità vivace taglia la cremosità della besciamella, mentre le note di vaniglia, eredità dei tre anni passati nelle grandi botti di rovere, si intrecciano con il sapore terroso dei porcini. Il finale persistente del vino accompagna il retrogusto intenso dei funghi. È un matrimonio d'amore che pone al centro l'autunno e riesce ad esaltarlo in ogni sua sfumatura.
Le tagliatelle al ragù di cinghiale
Il ragù di cinghiale richiede tempo, pazienza ed amore, un trittico che in cucina non dovrebbe mai mancare. La carne marina nel vino rosso con ginepro e alloro, poi la cottura lenta, ore e ore, fino a quando la carne si sfalda al tocco della forchetta. Le tagliatelle fresche, tirate al mattarello, larghe e porose, catturano ogni goccia di sugo.
Questo piatto richiede un vino all'altezza della sua complessità. Il Brunello di Carpineto risponde presente. La sua struttura, importante, regge il confronto con la selvaggina, mentre le note di liquirizia del vino si sposano con le spezie del ragù.
Infine, il calore alcolico, ben bilanciato, esalta la succulenza della carne. È un abbinamento che parla di boschi, di caccia, di tradizioni che resistono al tempo.
I tortelli di zucca
I tortelli di zucca con burro e salvia sono un piatto molto delicato. La zucca mantovana, dolce e vellutata, si mescola con amaretti, mostarda e parmigiano. Il ripieno racchiuso in sottili sfoglie di pasta, il burro nocciola che avvolge ogni tortello, le foglie di salvia croccanti che aggiungono una nota aromatica inconfondibile…
Abbinare un Brunello a un piatto dolce può sembrare azzardato. Ma il Brunello di Carpineto ha quella finezza, quell'eleganza che lo rende davvero versatile: i tannini setosi accarezzano il palato senza sovrastare la delicatezza della zucca ed il finale morbido del vino accompagna la dolcezza del ripieno. È un abbinamento che sorprende e conquista, provare per credere.
La carbonara rivisitata con guanciale croccante e tartufo
La carbonara è Roma, è storia, è sacra nella sua semplicità. Eppure, in questo autunno 2025, c'è chi osa una rivisitazione rispettosa ma audace: la carbonara con guanciale extra croccante e lamelle di tartufo nero. Il guanciale viene tagliato più spesso del solito e rosolato fino a diventare una crosticina dorata.
Le uova, rigorosamente intere più un tuorlo in più, si mantecano con il pecorino romano stagionato 18 mesi, si crea una crema vellutata che avvolge ogni spaghetto o mezza manica per gli amanti della pasta corta. E poi si aggiungono delle sottilissime lamelle di tartufo nero di Norcia che si posano sulla pasta ancora fumante, rilasciando quel profumo inebriante che sa di terra e di buono.
Il Brunello di Carpineto affronta questa sfida con maestria. La sua mineralità si sposa con la sapidità del pecorino, mentre la complessità aromatica del vino dialoga con le note terrose del tartufo. I tannini nobili puliscono il palato dalla ricchezza del tuorlo, preparandolo al boccone successivo. È un incontro tra due mondi: la romanità più autentica e l'eleganza toscana.
Come servire il Brunello
Il Brunello va servito con cura, pertanto non dimenticate quanto segue:
- Temperatura tra i 18 e i 20 gradi.
- Decanter d'obbligo per ossigenare il vino e liberare tutti i suoi profumi
- Un bicchiere ampio, che permette al vino di esprimersi.
È utile assaggiare il vino prima dell'abbinamento con il cibo per coglierne le sfumature, dopodiché l'accostamento gastronomico completerà l'esperienza di degustazione.
Un brindisi alla pasta e al vino
Il World Pasta Day è l'occasione perfetta per celebrare due eccellenze italiane: la pasta, che ci unisce da nord a sud, ed il vino, che racconta il territorio come nessun altro prodotto sa fare.
Il Brunello di Montalcino D.O.C.G. di Carpineto rappresenta l'eccellenza enologica italiana. Un vino che sa aspettare, che migliora con gli anni, che regala emozioni intense a chi sa apprezzarlo.
Questa giornata speciale ci ricorda che il cibo è anche cultura, oltre che condivisione e gioia. Quindi non perdete tempo ed alzate i calici! Fate roteare gli spaghetti sulla forchetta e brindate alla bellezza delle cose semplici che diventano straordinarie quando sono fatte con passione e maestria.