Vino e frutta: quali abbinamenti?

 

pubblicato 31-07-2023

Vino e frutta: quali abbinamenti?

 

“Bere molta acqua e mangiare tanta frutta”. Un grande classico dei consigli per far fronte al caldo dell’estate. Fortunatamente, per chi come noi vive a stretto contatto con la terra, la frutta non manca: sia essa fuori o dentro il calice. Al nostro nettare preferito, derivante dalle uve che madre Natura generosamente ci regala in questo lembo incantato di terra che è la Toscana, associamo altri frutti che è possibile – attraverso i loro profumi – trovare anche all’interno di un bicchiere di vino. D’altra parte, il sentore “fruttato” è uno di quelli che ricorrono più spesso nell’assaggio di un buon calice. Ecco, perciò, alcuni abbinamenti ideali tra vino e frutta. 

 

Pesca gialla e Carpineto Dogajolo Bianco

 

Partiamo da uno dei frutti estivi per eccellenza: la pesca gialla. Apprezzata praticamente da tutti – anche da chi magari non è proprio avvezzo al consumo di frutta – per il suo sapore delicato e tendenzialmente dolce, la pesca si abbina perfettamente al nostro Dogajolo Bianco. Vino dai marcati sentori fruttati e floreali dove, oltre alla pesca, troviamo un persistente bouquet di frutta esotica, leggerissimi sentori agrumati, piacevoli richiami di erbe aromatiche. Un vino dalle caratteristiche aromatiche volutamente non eccessive, tra i più versatili di nostra produzione, che ben si presta a un aperitivo in compagnia o a tutto pasto. Una bevuta piacevole e armonica per un vino di buon corpo e bella acidità, ben bilanciato da una giusta portata sapida. Il nostro Dogajolo Bianco è, insomma, il vino perfetto per l’estate, da servire intorno ai 10-12 gradi centigradi per apprezzare al meglio tutti i suoi delicati profumi. 

 

Frutta tropicale e Carpineto Farnito Chardonnay 

 

Eccoci di fronte a una bottiglia di grande spessore ed eleganza. Il Carpineto Farnito Chardonnay è uno di quei vini che risultano perfetti a ogni punto del pranzo o della cena. Da servire con antipasti, primi, secondi della tradizione mediterranea. Un vino che ben si abbina alla frutta tropicale proprio perché, tra i suoi sentori più marcati, c’è proprio questa tipologia. Assieme a un intenso e persistente bouquet di sentori che spaziano dagli agrumi alla frutta gialla; dalle spezie aromatiche alla vaniglia. Una complessità che diventa grande finezza gusto-olfattiva una volta che ci concediamo il sorso. Un sapore morbido, armonico, elegante, che sottolinea la gran classe di questo grande vino bianco. La bevuta è infatti sempre di grande spessore, mai banale, complessa e piacevolissima allo stesso tempo. Un vino, il Farnito Chardonnay, che non può mancare fra i vostri assaggi estivi. Da servire intorno ai 10-15 gradi centigradi per apprezzare ogni singolo aspetto di questa grande bottiglia, dai profumi fino ai sapori. 

 

Frutti di bosco e Carpineto Farnito Camponibbio 

 

Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot si uniscono per regalarci un vino di grande spessore e immensa eleganza: il Carpineto Farnito Camponibbio. Un Super Tuscan che nasce da uve rigorosamente raccolte a mano, in tempi diversi a seconda del livello di maturazione, e matura in barili di rovere per circa 12 mesi per poi stabilizzarsi a lungo tramite affinamento in bottiglia. Siamo nella nostra tenuta Vino Nobile, fra i meravigliosi declivi di Montepulciano, dove il Carpineto Farnito Camponibbio trova il suo terroir d’elezione. I frutti di bosco sono l’abbinamento ideale per un vino che ne sprigiona i sentori in modo intenso e delicatamente armonico. Un bouquet che valorizza tutti i sentori primari delle uve di provenienza, assieme ai persistenti profumi di spezie, chiodi di garofano, vaniglia, piccoli accenni di liquirizia, accompagnati da un gradevolissimo sentore balsamico che è possibile apprezzare soprattutto per via retronasale. Un vino che, al palato, mostra sia forza che eleganza: un sorso pieno e ricchissimo, lungo nella sua elegante persistenza gusto-olfattiva. Il Carpineto Farnito Camponibbio sa esaltare, così, tutta la sua complessità, il suo equilibrio e la sua eleganza. Da servire intorno ai 18 gradi centigradi, avendo cura di stappare la bottiglia almeno un’ora prima per apprezzarne appieno tutti i profumi.