Se è vero che il vino buono nasce in vigna, Montalcino ne è la dimostrazione vivente. Una ricchezza di terroir unica al mondo, fra distese argillose e marne calcaree, che regala vini di grande spessore, profumati, intensi, dal colore profondo e brillante. D'altra parte parliamo della patria del Brunello, uno dei vini più conosciuti e apprezzati al mondo per le sue qualità organolettiche e l'ampia struttura.
Non bisogna però dimenticare i "giovani": quei vini agili, scattanti, di pronta beva, ma non per questo meno interessanti dal punto di vista della degustazione.
Parliamo del Rosso di Montalcino che qui, nella tenuta Carpineto, viene affinato prima in acciaio e poi, per un breve periodo, in botti medio-piccole, per donare ancora più profondità e struttura a un vitigno sontuoso come il Sangiovese. Andiamo a conoscerlo da vicino.
Esame visivo
Già al roteare del calice, notiamo la "corporatura" di questo vino, la sua bella consistenza associata a un colore rosso rubino vivo, figlio della giovane età e della grande freschezza di questo Sangiovese in purezza.
Esame olfattivo
Portiamo il calice al naso. Ecco sprigionarsi le note tipiche dell'uvaggio: mammola, viola, ciliegia, mora, lampone. Per effetto retronasale si sente netta la mineralità, figlia della matrice argillosa del terreno, e una nota balsamica che avvolge i sensi. Vino di buona intensità e grande persistenza, nonostante la giovane età, che completa il suo percorso con leggerissimi richiami di vaniglia e tabacco, derivanti dalla breve maturazione nei tipici tini tronco-conici. Un equilibrio perfetto che si esprime in una sobria eleganza.
Esame gustativo
Il sorso è agile e scattante, reso sapido dalla mineralità dei terreni e fresco dalla giovane età delle uve. Il tannino è ben presente ma mai aggressivo, ideale per quei piatti di grande struttura che sono tipici della cucina toscana. In bocca il vino è avvolgente così come al naso, con la nota balsamica che accarezza le papille gustative e completa questo affascinante viaggio fra le vigne di Montalcino.
Abbinamenti consigliati
Bistecca fiorentina, su tutti. Ma anche i primi piatti della tradizione toscana, come le pappardelle al cinghiale o i pici al ragù toscano. In generale: tutte quelle pietanze che presentano struttura e succulenza tali da bilanciare la ricchezza organolettica del Rosso di Montalcino.
Risotto ai Funghi e Guanciale: un abbinamento perfetto con il Rosso di Montalcino DOC
Il risotto ai funghi con guanciale di maiale è un piatto ricco e saporito, in cui i funghi e il guanciale creano un perfetto equilibrio di sapori. L'abbinamento ideale è con un vino Rosso di Montalcino, che esalta la complessità del piatto.
Ingredienti
Ricetta per 2 persone
160 g di riso Carnaroli
150 g di funghi porcini freschi
70 g di guanciale di maiale
1 cipolla bianca
1 spicchio d’aglio
250 ml di brodo vegetale
100 ml di vino rosso
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
40 g di burro
50 g di parmigiano reggiano grattugiato
Sale e pepe nero macinato fresco
Preparazione
Inizia pulendo e tagliando i funghi porcini a fette. In una padella, scalda un cucchiaio d’olio d’oliva, aggiungi i funghi e cuoci per 5-7 minuti fino a quando sono dorati.
Taglia il guanciale a listarelle. In una casseruola, fai soffriggere il guanciale fino a renderlo croccante, poi rimuovilo e tienilo da parte.
Nella stessa casseruola, aggiungi il burro e la cipolla tritata finemente, facendola appassire a fuoco lento. Aggiungi il riso e tostalo per qualche minuto. Sfuma con il vino rosso e lascia evaporare.
Inizia ad aggiungere il brodo caldo, un mestolo alla volta, mescolando continuamente il riso. Continua a cuocere, aggiungendo brodo man mano che viene assorbito.
A metà cottura, aggiungi i funghi. Continua a mescolare e, una volta cotto, togli il risotto dal fuoco. Sale e pepe a piacere.
Servi il risotto ai funghi caldo, accompagnato da un bicchiere di Rosso di Montalcino.