Questo è il segreto che trasforma il classico prosciutto e melone in un aperitivo gourmet 

pubblicato 23-07-2025

Questo è il segreto che trasforma il classico prosciutto e melone in un aperitivo gourmet 

Prosciutto e melone: il grande classico dell’estate trova il suo compagno ideale nel Dogajolo Toscano Bianco IGT 2024 di Carpineto. Fresco, fruttato e vellutato, un bianco perfetto per esaltare i sapori mediterranei.

 

C’è qualcosa di profondamente italiano nel tagliare una fetta di melone dolce e appoggiarci con cura una striscia sottile di prosciutto crudo, una sorta di rito che si ripete ogni estate, facile e perfetto nella sua apparente semplicità. 

 

È l’equilibrio tra il dolce e il salato, tra la succosità e la morbidezza, a rendere questa combinazione tanto amata, ed esiste un modo per renderla ancora più elegante, memorabile e completa: basta il bicchiere di vino giusto.

 

State cercando un bianco fresco, profumato, con quella lieve carezza che possa accompagnare senza coprire i sapori? La risposta è una sola: il Dogajolo Toscano Bianco IGT 2024 di Carpineto.
 

Una scelta eccellente

 

Il Dogajolo Bianco è l’espressione di un lavoro attento e rispettoso della materia prima. Nato da una zonazione accurata nelle vigne dell’azienda di Chianciano, è frutto di una scelta consapevole dei suoli più adatti a valorizzare le uve bianche. Chardonnay, Grechetto e Sauvignon Blanc sono il trittico che nel bicchiere si armonizza in una melodia pulita e suadente. Ogni sorso è il risultato di un processo vinicolo condotto con misura, senza forzature né scorciatoie, in cui ogni passaggio – dalla macerazione a freddo alla fermentazione a temperatura controllata – serve a trattenere la freschezza del frutto, la sua naturale brillantezza, senza alterarla.
 

Nel calice il Dogajolo Bianco si presenta con un giallo paglierino dai riflessi verdognoli, vivace come una luce di giugno. Al naso è sottile, fruttato con garbo, senza ostentazioni aromatiche, un vino che non invade e che al palato risulta davvero delicato.Il corpo è pieno, la struttura si fa sentire, ma l’acidità ben calibrata e il finale vellutato lo rendono un compagno discreto e armonioso, capace di accompagnare con grazia anche gli abbinamenti più leggeri e freschi.

 

Il perfetto abbinamento

 

Proprio come prosciutto e melone, piatto iconico della nostra estate. Qui, la sfida dell’abbinamento non è da sottovalutare. Il melone, con il tenore zuccherino e la succosità marcata, rischia di dominare, mentre la salinità del prosciutto può facilmente creare dei contrasti troppo netti con i vini troppo acidi o troppo aromatici. 

 

Il Dogajolo Bianco, invece, entra in scena con rara eleganza: la sua naturale freschezza pulisce il palato dopo ogni boccone, il tocco vellutato si sposa con la rotondità del melone, mentre la fine struttura sostiene senza mai sovrastare il gusto delicato del prosciutto crudo, creando un insieme coerente e soddisfacente.

Il Dogajolo Bianco, servito alla temperatura ideale – tra i 10 e i 12 gradi – è perfetto per un pranzo in terrazza o un aperitivo in giardino. Il carattere mediterraneo, che si esprime attraverso la leggerezza e la piacevolezza immediata, lo rende un vino da compagnia, adatto tanto ad un brindisi conviviale quanto ad un momento più intimo.

 

Alternative da considerare

 

Se desiderate variare sul tema, basterà un filo d’olio extravergine sul melone, qualche foglia di menta o una spruzzata di lime per rendere il piatto ancora più interessante. Il Dogajolo Bianco non si intimorisce di certo: la sua versatilità lo rende adatto anche ad accostamenti più audaci, come insalate estive con frutta, crudi di pesce e piatti della cucina asiatica, sapidi e speziati. L'anima contemporanea si presta a viaggi gastronomici che escono dai confini della tradizione pur restando ancorata alla terra da cui proviene.

 

Il risultato? Un vino che accompagna e valorizza i sapori, che non si impone ma completa il piatto,  e che trasforma anche la più semplice delle preparazioni in un piccolo rito di gusto.