Come preparare la pasta fredda: la ricetta e il vino da abbinare

pubblicato 09-07-2025

Come preparare la pasta fredda: la ricetta e il vino da abbinare

Versatile, colorata, fresca e nutriente, è l’alleata perfetta per pranzi all’aperto, pic nic e cene in veranda: la pasta fredda.

A farle da cornice perfetta, per un’esperienza gastronomica davvero compiuta, occorre un vino in grado di reggere il passo: il Vermentino Valcolomba 2024 di Carpineto, espressione autentica della Maremma e della sua inconfondibile anima mediterranea.

Un vino che racconta la terra

Il Vermentino Valcolomba 2024 è un vino che trasporta chi lo degusta in una passeggiata ideale tra le colline maremmane, dove i profumi del bosco si mischiano con quelli salmastri che arrivano dal mare grazie alle note floreali ed aromatiche che evocano sentori di erbe selvatiche, fiordalisi e rametti di rosmarino. In bocca, è un bianco secco ma generoso, che unisce delicate percezioni di frutta e miele ad una trama gustativa giocata sull’equilibrio tra freschezza e morbidezza.

Servito ad una temperatura di 10-12°C, è perfetto per accompagnare piatti semplici ma saporiti, in grado di valorizzarne l’eleganza senza coprirne la complessità. Ed è proprio con una pasta fredda mediterranea — che richiama nei colori e negli aromi l’identità del vino — che il Vermentino Valcolomba mostra tutta la sua versatilità.

La ricetta per la pasta fredda

Ecco gli ingredienti per la pasta fredda mediterranea (per 4 persone):

  • 320 g di pasta corta (farfalle, fusilli o penne rigate)
  • 200 g di pomodorini ciliegini maturi
  • 150 g di mozzarelline ciliegia (o bocconcini tagliati a metà)
  • 100 g di olive nere denocciolate
  • 2 cucchiai di capperi sotto sale
  • 1 peperone giallo piccolo
  • Qualche foglia di basilico fresco
  • Origano secco q.b.
  • Olio extravergine d’oliva di buona qualità
  • Sale e pepe nero macinato fresco

Preparazione

Il segreto di una buona pasta fredda non risiede solo negli ingredienti, ma soprattutto nella loro armonia e nella cura con cui vengono preparati. Si parte dalla pasta, che deve essere cotta al dente in abbondante acqua salata. Una volta scolata, va subito raffreddata sotto un getto d’acqua fredda per bloccare la cottura e lasciata asciugare bene in uno scolapasta, con un filo d’olio per evitare che si attacchi.

Mentre la pasta si raffredda, ci si dedica al condimento. I pomodorini vanno lavati e tagliati a metà, il peperone va mondato, privato dei semi e tagliato a cubetti piccoli. Le olive si possono lasciare intere, oppure tagliare a rondelle, a seconda del gusto personale. I capperi, se sotto sale, vanno ben sciacquati e tenuti a bagno per qualche minuto, per togliere l’eccesso di sapidità. Le mozzarelline, infine, devono essere ben sgocciolate.
 

Tutti gli ingredienti si uniscono in una ciotola capiente, dove viene aggiunta anche la pasta ormai fredda. Un filo abbondante di olio extravergine d’oliva lega il tutto, insieme ad una spolverata di origano secco, una generosa macinata di pepe nero e qualche foglia spezzettata di basilico fresco. Il consiglio è di preparare il piatto con un paio d’ore d’anticipo e lasciarlo riposare in frigorifero: il tempo sarà un alleato prezioso per amalgamare i sapori.

L'abbinamento perfetto

Nel momento in cui la forchetta affonda nella pasta, mescolando l’acidità dolce del pomodorino, la rotondità della mozzarella, la sapidità delle olive e dei capperi, la freschezza dell’olio e del basilico, entra in scena il Vermentino Valcolomba 2024. Il sorso, elegante e composto, sostiene la complessità aromatica del piatto senza sovrastarla. Anzi, ne esalta le sfumature: le note floreali del vino richiamano il basilico e l’origano, quelle fruttate si accordano con la dolcezza dei pomodorini e del peperone, mentre la vena minerale aiuta a riequilibrare le sensazioni sapide date dai capperi e dalle olive.
 

È un matrimonio sensoriale che si regge sul filo della leggerezza, dove vino e cibo si rispettano e si valorizzano. Il Vermentino Valcolomba diventa così un interlocutore: un bianco dal carattere deciso ma mai invadente, che racconta con discrezione la sua origine e regala a ogni boccone un motivo per essere ricordato.

A tavola con stile

Servire questa combinazione in una giornata luminosa, su una tavola apparecchiata all’aperto, è il modo migliore per godere della sua pienezza. Il bicchiere giusto per il Vermentino è ampio e affusolato, capace di sprigionare i profumi più fini. La pasta, presentata in una ciotola di ceramica o vetro trasparente, esprime già al primo sguardo un invito alla convivialità.

Un pranzo semplice può diventare un piccolo rito estivo, un momento in cui il gusto e il piacere si incontrano senza forzature.