Aprile: è tempo di raccogliere gli asparagi selvatici

pubblicato 05-04-2024

Aprile: è tempo di raccogliere gli asparagi selvatici

Avete mai sentito parlare del foraging? Come spesso accade, il mondo anglosassone riesce a convogliare in un singolo termine concetti ben più ampi, ed ecco qui un altro esemplare della nutrita schiera di inglesismi: Il foraging è la pratica di raccogliere cibo selvatico commestibile nel suo ambiente naturale, come bacche, funghi, erbe spontanee, e persino licheni ed alghe.

 

Parliamo di un'attività che sta tornando di moda, considerata trendy e very very cool, sia per la riscoperta di sapori antichi e genuini che per la sua sostenibilità ambientale.

 

Si tratta infatti di un modo per portare in tavola prodotti freschi a chilometro zero, senza alcun impatto sull'agricoltura, e può anche rappresentare un'occasione per stare a contatto con la natura e imparare a riconoscere le piante del territorio.

 

In questo articolo applicheremo i segreti del foraging agli asparagi selvatici, pertanto continuate pure la lettura.

  

Il fascino del foraging: alla scoperta degli asparagi selvatici

 

Il sole primaverile che accarezza il viso, il profumo della terra umida che si mescola a quello dei fiori selvatici, il cinguettio degli uccelli che accompagna il passo: la raccolta degli asparagi selvatici è un'esperienza che va ben oltre il semplice procacciamento di un ingrediente per la cucina, rappresentando un'immersione nella natura, un tuffo nei ritmi antichi e un ritorno a una connessione profonda con la terra ed i suoi frutti.

 

Come riconoscere gli asparagi?

 

Prima di immergersi nel verde alla ricerca dei preziosi turioni, è fondamentale imparare a riconoscere gli asparagi selvatici.

Le loro caratteristiche distintive sono:

● Fusti sottili e ramificati di colore verde intenso, con sfumature che virano dal violetto al rossastro.

●   Punte tenere e chiuse di colore verde brillante.

●   Squamette delicate che avvolgono il gambo.

● Presenza di spine alla base dei fusti, che li differenziano dagli asparagi coltivati.

 

La pratica del foraging richiede un'etica di rispetto verso l'ambiente e le sue risorse, per cui bisogna adottare i giusti comportamenti: è importante non raccogliere mai più del necessario, lasciare intatte le zone di crescita e prelevare solo gli asparagi più giovani e teneri, senza dimenticare di accertarsi, sempre, di non essere in aree protette o private.

 

Come raccogliere gli asparagi: consigli utili 

 

La raccolta degli asparagi selvatici è un'occasione per unire il piacere della scoperta all'amore per la cucina, un'esperienza da vivere in solitaria o in compagnia, per riscoprire il gusto autentico della natura e il piacere di cucinare con ingredienti semplici e genuini.

Ecco alcuni consigli:

  • Munitevi di un cestino per riporre gli asparagi raccolti.

  • Indossate scarpe comode e vestiti adeguati per camminare nella natura.

  • Utilizzate un coltellino affilato per recidere gli asparagi alla base del gambo.

  • Consumate gli asparagi entro breve tempo dalla raccolta per preservarne la freschezza e il gusto.

 

Come mangiare e abbinare gli asparagi selvatici?

 

Il sapore amarognolo ed il profumo intenso degli asparagi selvatici li rendono un ingrediente versatile in cucina: possono essere consumati crudi, in insalata, oppure cotti in svariate ricette, come risotti, frittate, minestre, pasta e secondi piatti.

 

Per quanto riguarda l'abbinamento ideale non preoccupatevi: noi di Carpineto abbiamo la risposta giusta!

Al fine di compensare la sapidità degli asparagi selvatici, dovremo farli incontrare con qualcosa di fresco e minerale, come il Vermentino Valcolomba Carpineto: un abbinamento di classe che esalta le caratteristiche di entrambi.

 

Il vino, con i suoi sentori di agrumi, fiori bianchi e macchia mediterranea, crea un contrasto perfetto con il gusto amarognolo degli asparagi, regalando un'esperienza gustativa equilibrata e armoniosa.